Come Settembre

Ottobre è come settembre e non ne usciamo più. Francamente io spero di no, anche se così cantava Barro quattro anni fa.
Infondo Settembre, come altri mesi e periodi dell’anno, o lo ami o lo odi e io negli anni ho imparato solamente ad odiarlo; meglio dire a mal sopportarlo. Settembre è saturo di aspettative, impegni e nuove attività (o ritorni poco entusiasmanti) che rendono il tutto troppo claustrofobico. È un mese che infondo non ha nulla di diverso da offrire da tutti gli altri e che è pronto, dietro l’angolo, a deluderti. Ottobre sembra essere diverso sulla carta, così anonimo e incolore da non riservare aspettative se non l’attesa per Halloween.

In verità, ogni settembre, mentre il tempo scivola via dalle mani, qualcosa di buono accade facendomi scordare le infinite delusioni. E non parlo degli artisti che ispirati da questi mese magico sfornano buona musica, bensì di qualcosa di più concreto: un sorriso.
Non basta poco per farmi sorridere seriamente, a certe cose io do un grande peso. Ma anche un piccolo sorriso basta a farmi dimenticare un periodo pesante, lo stress che ti tormenta, lo sconforto che ti assale.
Quando me ne accorgo mi pento di aver cantato sottovoce, pregato inconsciamente di svegliarmi quando finisce Settembre. Perché rischio ogni volta di perdere canzoni da tenere ben salde nella mente e nel cuore, di non vedere paesaggi che mi lasciano a bocca aperta, di conoscere persone in grado di strapparmi un sorriso, di vivere un mese.
Musica, mi hai insegnato che un sorriso illumina ogni istante grigio della nostra età e tra le mille lacrime e pensieri turbolenti mi hai regalato tanti ricordi felici. E sorrisi, anche a settembre. Ora, ottobre, fai di meglio; perché se è una vita che provo a capire settembre ma non fa per me, tu regalami gioie che anche la mia piccola mente può comprendere.

Pubblicato da Spockmon

Sognatore con i piedi ben ancorati al suolo. Copywriter --> mattiaspotti.it

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