Perché ho mollato LinkedIn?

Quando parlo di LinkedIn sono un disco rotto. Lancio critiche a destra e a manca, sottolineo le sbavature e le gravi mancanze. Quel che non ho detto è che negli ultimi tempi ho silenziosamente detto addio al social network “per adulti”. Stanco della solita pessima minestra riscaldata, senza l’obbligo di controllare costantemente gli aggiornamenti, ho smesso di sistemare il mio profilo e guardare il wall.

Ho mollato un social network potenzialmente utile, soprattutto in questo momento, perchè da inizio anno ad oggi la solfa non è cambiata. LinkedIn continua a peccare di usabilità e non si è rinnovato nemmeno con l’arrivo di Microsoft. I soldi della compagnia fondata da Paul Allen e Bill Gates non hanno avuto riscontri effettivi e visibili su un social lasciato in balia degli eventi, che non tiene più conto delle necessità degli utenti.

LinkedIn - zero fatica

Quel che veramente mi ha spinto a porre nel dimenticatoio LinkedIn, però, è stata la community. Non so se si può parlare veramente di comunità, perchè il social gestisce in un modo particolare (e sotto alcuni aspetti interessante) le connessioni, ma gli utenti di LinkedIn hanno dei grossi problemi nel capire ed usare la piattaforma.

Qualche mese fa scrivevo “Utenti, linfa vitale dei social per definizione, stanno rovinando, snaturando, portando a picco LinkedIn” ed è una frase tremendamente attuale. I clienti di LinkedIn si comportano come se fossero su Facebook condividendo immagini (a volte ironiche) e status sulla falsità delle persone e l’amore nei confronti dei veri amici. Non mancano nemmeno le catene (scomparse fortunatamente anche da Whatsapp), i link ai video di animali e le notizie di Lercio e del Giomale commentate con serietà.

profilo-aziendale-linkedin

Potrei essere definito un tradizionalista o (peggio) un integralista, ma a mio avviso il pubblico di Facebook deve rimanere da Zuckerberg e quello di LinkedIn deve assolutamente rimanere professionale. Fin quando LinkedIn Italia non sarà altro che la triste e brutta copia di Il proliferare delle immagini di merda sulle bacheche dei quarantenni, io cercherò di starmene alla larga il più possibile.

Pubblicato da Spockmon

Sognatore con i piedi ben ancorati al suolo. Copywriter --> mattiaspotti.it

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